Project Description
Il percorso del Comune di Padova verso la definizione di una strategia che includa il tema dell’adattamento ai cambiamenti climatici è partito nel 2011 dalla redazione del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile. Un ulteriore passo verso l’adozione del nuovo PAESC è stato compiuto nel 2016 con l’elaborazione delle linee guida “Padova resiliente”, frutto di un complesso lavoro tecnico interno ed esterno all’Amministrazione comunale, realizzato in collaborazione con l’università IUAV di Venezia e finalizzato alla costruzione del piano di adattamento.
Il 14 giugno 2021, il Consiglio Comunale ha approvato il nuovo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC), dando inizio alla fase di implementazione delle misure previste ed al loro monitoraggio. L’amministrazione si è posta obiettivi ambiziosi: ridurre di oltre il 55% le emissioni climalteranti del proprio territorio entro il 2030. È una sfida che coinvolge il Comune e tutti gli attori pubblici e privati del territorio, inclusi i cittadini. La capacità di collaborare con il settore privato e di creare una visione di lungo periodo, orientata alla neutralità climatica entro il 2050, è valsa un importante riconoscimento: il Covenant of Mayors Award 2021.
Gli obiettivi generali del Piano sono quelli di ridurre le emissioni di CO2, aumentare l’efficienza energetica ed il ricorso alle fonti rinnovabili e preparare il territorio urbano alle mutazioni del clima.
L’intero percorso che ha portato alla redazione del PAESC è stato sviluppato grazie al progetto europeo LIFE Veneto ADAPT, che ha coinvolto le città di Padova, Vicenza, Treviso, l’area metropolitana di Venezia e l’unione dei Comuni del medio Brenta (Cadoneghe, Curtarolo, Vigodarzere) con il supporto tecnico del Coordinamento Agende 21 Locali Italiane, Università IUAV di Venezia e la società d’ingegneria Sogesca srl.
Il lavoro che ha portato alla definizione del Piano ha visto la partecipazione di molti soggetti, pubblici e privati, ed il coinvolgimento di stakeholders.
Il piano si articola in 116 azioni complessive che abbracciano sei ambiti tematici:
– la promozione delle fonti rinnovabili,
– l’efficientamento del parco edilizio pubblico e privato,
– la gestione sostenibile di reti e infrastrutture,
– il potenziamento dei servizi di mobilità “dolce” e del trasporto pubblico locale,
– il consolidamento di un’economia a basse emissioni di carbonio,
– la pianificazione di una città inclusiva e resiliente.
Le azioni per la mitigazione sono 83, focalizzate sull’abbattimento delle emissioni climalteranti attraverso un progressivo incremento dell’efficienza energetica di beni e servizi e un maggiore contributo richiesto alle fonti rinnovabili prodotte localmente, come la scelta del Comune di Padova di soddisfare il 100% del fabbisogno energetico dei suoi uffici con energia verde certificata.
Un obiettivo fondamentale del Piano riguarda la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare della città, da raggiungere attraverso l’efficientamento energetico del parco edilizio comunale (uffici, edifici scolastici, impianti sportivi) e la riqualificazione di altri edifici pubblici e privati da promuovere attraverso l’attivazione di un One-Stop-Shop.
Il PAESC include molteplici azioni per rendere la mobilità cittadina più efficiente, più sostenibile e meno inquinante. Gli interventi abbracciano quattro diverse aree: il potenziamento del trasporto pubblico locale, la riduzione dell’uso individuale dell’auto, la promozione della mobilità dolce e l’efficientamento ed elettrificazione della flotta veicolare circolante.
Le azioni di adattamento sono 33, focalizzate sull’attenuazione degli effetti degli eventi climatici estremi (vento intenso, esondazioni, precipitazioni intense, ondate di calore, siccità).
Le azioni sono riconducibili a cinque aree di intervento:
– la resilienza del patrimonio edilizio e degli spazi aperti, attraverso il recupero delle acque meteoriche e la riduzione degli sprechi idrici, la de-impermeabilizzazione delle superfici, la rigenerazione delle aree in disuso;
– la mitigazione dei rischi idraulici, migliorando la capacità di deflusso della rete fognaria e del reticolo idrografico minore, adeguando la pianificazione di settore e realizzando interventi puntuali di messa in sicurezza (canali scolmatori, aree di laminazione, etc.);
– la pianificazione e gestione del verde, con la realizzazione di nuovi parchi ed il progressivo miglioramento del bilancio arboreo della città, per mitigare l’effetto isola di calore urbano e per favorire il drenaggio delle precipitazioni;
– il continuo aggiornamento del Piano di Protezione Civile strutturando le misure di emergenza in relazione ai nuovi rischi climatici, come le ondate di calore e una migliore identificazione delle persone vulnerabili ed attraverso il monitoraggio continuo dei dati climatici e degli impatti degli eventi estremi;
– l’istituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale e di un ufficio dedicato al tema trasversale dell’adattamento ai cambiamenti climatici, per coordinare l’attuazione delle misure e per sottoscrivere nuovi patti di collaborazione e protocolli d’intesa con soggetti pubblici e privati per cooperare in questo campo.
Particolare attenzione è stata dedicata allo sviluppo di infrastrutture verdi e alla gestione idraulica in ambito urbano per limitare il pericolo e i potenziali danni derivanti da piogge intense.
Il Comune di Padova, ha realizzato un’azione pilota in un lotto del parco del Basso Isonzo. Quest’area ha un ruolo cruciale per la gestione del rischio idraulico e prevede una pluralità di misure: dal recupero e sistemazione dei fossati esistenti e del reticolo idrografico minore, alle nuove opere idrauliche per la regolazione del deflusso idrico, alla ricostruzione della vegetazione ripariale, la piantumazione di nuove siepi e filari ricomponendo il paesaggio agricolo padovano con una scelta attenta delle essenze arboree e arbustive.
Visto l’orizzonte temporale lungo del Piano, sono previsti infine monitoraggi a cadenza biennale sullo stato della sua attuazione, che consentiranno all’amministrazione comunale di verificare lo stato di avanzamento degli interventi previsti.