Project Description
La Regione Puglia ha finanziato con 30mila euro, tramite i fondi POR Puglia 2014-2020, il progetto di aggiornamento del vigente Piano di emergenza comunale di Lecce, con specifico riferimento al rischio idrogeologico e idraulico, e per l’acquisto di nuovi strumenti per il monitoraggio del territorio comunale interessato da aree ad alta, media e bassa pericolosità idraulica che risulta attualmente di circa 7,95 chilometri quadrati.
La zona maggiormente esposta al rischio si concentra sulla fascia dell’immediato entroterra lungo il litorale tra Torre Chianca e Torre Rinalda, per la presenza di una rete di canali e di due corsi d’acqua: l’Idume e il Giammatteo.
La proposta progettuale prevede l’acquisizione di un drone e di sensori, con relativo software, per la rilevazione tempestiva di situazioni di allagamento in punti critici del territorio comunale. Saranno installate anche apposite fotocamere per il monitoraggio visivo degli eventi da remoto, in grado di inviare i messaggi di allerta alla struttura comunale di protezione civile.
Previsto anche il finanziamento delle azioni di divulgazione del Piano di emergenza attraverso incontri con la popolazione utili a illustrare i principali scenari di rischio idrogeologico e idraulico incombenti sul territorio, l’organizzazione della struttura comunale di Protezione civile e le principali norme di autoprotezione per la salvaguardia delle persone e dei beni esposti.
Il 24 settembre 2021, il Consiglio Comunale di Lecce ha approvato il Piano Comunale delle Coste. Si tratta di uno strumento di assetto, gestione, controllo e monitoraggio del territorio costiero comunale in termini di tutela del paesaggio, di salvaguardia dell’ambiente, di garanzia del diritto dei cittadini all’accesso e alla libera fruizione del patrimonio naturale pubblico, nonché disciplina per il suo utilizzo eco-compatibile. Tra i vari aspetti il Piano prevede il monitoraggio permanente dell’erosione costiera,
la protezione e ricostruzione dei cordoni dunali, la trasformazione degli edifici degradati in strutture leggere in armonia con il paesaggio. Il capoluogo salentino è l’unico comune tra i 69 costieri della Puglia ad aver ottemperato ad una legge del 2006 che li obbliga all’approvazione di Piani delle coste.