Project Description

Le città lungo la costa orientale degli Stati Uniti hanno tipicamente fatto affidamento su costruzioni quali enormi muraglie per tenere l’acqua lontana dalle aree urbane. Questi argini in cemento e acciaio attenuano le inondazioni quando le tempeste trasportano le acque sulla terraferma ed attualmente proteggono gli abitanti delle innumerevoli città che si affacciano sull’oceano.

Questo sistema però risulta invasivo, costoso e non efficace come altre soluzioni su cui stanno puntando città come Boston che stanno optando sempre di più per la realizzazione di parchi sul lungomare. Queste aree accolgono le maree e rappresentano meno una minaccia per la vita marina locale.

Questa idea di aprire la costa alle acque piuttosto che bloccarle con un grande muro è alla base dell’approccio olandese alla gestione delle inondazioni. I Paesi Bassi hanno hanno fatto scuola su questo, vista la loro “convivenza” con l’acqua, ma il concetto sta ora prendendo piede anche in America. I pianificatori urbani amano l’idea perché offre loro una migliore opportunità per dirottare le inondazioni ovunque vogliano che vadano, evitando al contempo alcuni dei problemi tipicamente legati alle murature in mare: erosione costiera, costi elevati e interferenze con la nidificazione delle tartarughe.

Boston è una delle città più grandi che ha deciso di intraprendere questa strada. La metropoli del New England originariamente progettava di costruire una massiccia barriera di oltre 6 km attorno al porto di Boston. Ma quando il prezzo previsto è salito a 11,8 miliardi di dollari i ricercatori di UMass hanno avvertito che si trattava di una soluzione a breve termine ed i funzionari della città hanno cambiato la loro strategia.

Il sindaco Martin Walsh ha annunciato un nuovo piano per costruire una rete di parchi sul lungomare. Questi parchi aggiungerebbero 67 acri di spazi verdi alla costa. Gli urbanisti di Boston eleveranno anche alcune aree che sono più vulnerabili alle inondazioni e installeranno barriere su piccola scala, alcune delle quali saranno rimovibili.

Ma Boston non è il solo nella sua nuova affinità per i parchi alluvionali. Progetti simili si trovano a Norfolk e Virginia Beach, che si sono basati sulle mura marittime sin dagli anni ’60. Con i livelli dell’acqua in aumento dal 1930, le comunità stanno ora considerando più parchi e zone umide.

L’innalzamento del livello del mare e le gravi inondazioni stimolate dai cambiamenti climatici stanno costringendo le città a ripensare ai propri impegni nei confronti delle dighe.

Dettagli

Boston – USA, 2018