Il ritorno de El Niño, associato agli effetti del riscaldamento globale, causerà un aumento eccezionale delle temperature globali e ondate di calore senza precedenti. Le prime previsioni suggeriscono che El Niño tornerà verso la fine del 2023; questo fenomeno consiste nell’oscillazione guidata dalle temperature oceaniche e dai venti nel Pacifico, che alterna El Niño, la sua controparte più fredda La Niña, e condizioni neutre, con gli ultimi tre anni che hanno visto una serie insolita di eventi consecutivi de La Niña.

Le previsioni a lungo arco temporale del Met Office del Regno Unito parlano di una probabilità di circa 50:50 di avere il primo anno a +1,5°C di temperatura globale media nel prossimo quinquennio.

Altre previsioni, come quelle della Columbia University, a New York, suggeriscono che il 2024 sarà probabilmente l’anno più caldo mai registrato. I risultati dei modelli climatici pubblicati all’inizio di gennaio dal Bureau of Meteorology australiano hanno indicato che il Paese potrebbe passare da tre anni di precipitazioni superiori alla media a uno dei periodi El Niño più caldi e secchi mai registrati, aumentando il rischio di gravi ondate di caldo, siccità e incendi. 

Il ciclo El Niño-La Niña è la principale causa delle differenze meteorologiche da un anno all’altro in molte regioni. Negli anni della Niña, gli alisei del Pacifico da est a ovest sono più forti, spingendo le calde acque superficiali a ovest e attirando acque più profonde e più fredde a est. Gli eventi di El Niño si verificano quando gli alisei calano, permettendo alle acque calde di diffondersi verso est, soffocando le acque più fredde e portando a un aumento delle temperature globali. 

Si verificano così condizioni più calde e secche in quei Paesi che si affacciano sul Pacifico occidentale, come la già citata Australia o l’Indonesia, ma anche i monsoni indiani e le piogge nell’Africa meridionale possono subire riduzioni eccezionali, fino a scomparire per lunghi periodi. In Africa orientale e negli Stati Uniti meridionali, che hanno subito di recente ondate di prolungata siccità, potranno vedere molte più piogge intense e inondazioni.