Il Copernicus Climate Change Service (C3S) ha annunciato ufficialmente che il 2020 ha eguagliato a livello globale il precedente anno più caldo, il 2016.

Si tratta di un ennesimo record che vede il 2011-2020 il decennio più caldo registrato. Ma ancora più eclatante il record in Europa che ha visto il suo anno più caldo con 0,4 °C in più rispetto al 2019, che deteneva il record.

Le concentrazioni di CO2 nell’atmosfera hanno continuato ad aumentare ad un tasso di circa 2,3 ppm/anno nel 2020, raggiungendo un massimo di 413 ppm durante Maggio 2020.

Un altro dato allarmante riguarda la grande regione artica, in special modo la Siberia settentrionale, dove l’anomalia termica rispetto alla media 1981-2010 ha raggiunto +6 °C. Come visto, inoltre, la stagione degli incendi è stata molto attiva in questa regione, con gli incendi rilevati per la prima volta a Maggio, che sono continuati per tutta l’estate e fino all’autunno. Di conseguenza, al polo del Circolo Polare Artico, gli incendi hanno rilasciato una quantità record di 244 megatonnellate di anidride carbonica nel 2020, oltre un terzo in più rispetto al record del 2019. Durante la seconda metà dell’anno, il ghiaccio marino artico era significativamente inferiore alla media per il periodo dell’anno con Luglio ed Ottobre che hanno visto l’estensione del ghiaccio marino più bassa mai registrata per il rispettivo mese.