L’Ordine ed il Collegio degli Ingegneri di Venezia ha presentato la “Carta di Venezia Climate Change”, che definisce posizione, orientamenti e azioni concrete sul tema del cambiamento climatico. Si tratta di un importante lavoro multidisciplinare, senza precedenti, realizzato da una Commissione di ingegneri esperti.
Gli ingegneri Mariano Carraro e Maurizio Pozzato, presidenti dell’Ordine e del Collegio, commentano con soddisfazione il prezioso lavoro poiché “i cambiamenti climatici sono alla base del fenomeno dell’incremento acque alte a Venezia, paradigma dei rischi che corrono tutte le aree costiere italiane e del pianeta, ma che a Venezia, per l’insieme dei suoi elevati valori ambientali, paesaggistici, culturali, storici, evocano il culmine del rischio di perdita di un patrimonio che appare a tutti come insostituibile”.
“L’impressione è che questo importante tema non sia stato preso ancora di petto dai decisori, dalle amministrazioni e dai cittadini – evidenzia l’ingegner Sandro Boato Coordinatore della Commissione – che non ci riguardi direttamente, e vada sì affrontato, ma con una certa calma, come se fossero interessate solo le generazioni future; in realtà il tempo per agire è già scaduto, la temperatura del pianeta sta aumentando e continuerà a salire, solo con azioni drastiche e decise l’aumento potrà essere limitato, ma non certo evitato”.
È quindi necessario agire – avvertono gli ingegneri – rapidamente e in modo coordinato avendo come faro l’ONU e l’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico). L’ONU ha adottato la Strategia 2030 per lo sviluppo sostenibile. La nuova Commissione Europea ha adottato il programma Green New Deal e l’Italia ha adottato il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima. Sono tutti strumenti utili a fornire risposte efficaci per affrontare il problema e contenere i temuti effetti negativi. Entro il 2050, secondo il rapporto IPCC del 2018, dovranno essere azzerate le fonti di CO2, garantendo, nel contempo, la sostenibilità dell’economia del pianeta. Anche l’opinione pubblica è stata sensibilizzata su questo tema, basti pensare al movimento “Friday for future” organizzato dall’adolescente svedese Greta Tunberg.
La “Carta di Venezia Climate Change” descrive lo scenario di riferimento, cioè come sta aumentando la temperatura, come si sta modificando il clima, rilevandone le cause e gli effetti. Sono le attività umane, nella loro molteplicità, la principale causa dell’aumento dei gas serra, che a loro volta causano l’incremento della temperatura. Ne sono responsabili i trasporti, le attività produttive, il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti di vita e di lavoro, la produzione di energia.