Il 25% della popolazione mondiale, distribuita in 17 Paesi, rischia di rimanere senz’acqua. Lo rivela uno studio dell’organizzazione World Resources Institute, e tra le nazioni sottoposte attualmente ad uno stress idrico “estremamente elevato” ci sono India, Iran e Botswana. Questo significa che stanno usando quasi tutta l’acqua che hanno a disposizione, e potrebbero rimanere senza.

Tra le regioni a rischio “estremamente alto” ci sono Qatar, Israele, Libano, Giordania, Libia, Kuwait, Arabia Saudita, Eritrea, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Pakistan, Turkmenistan e Oman, ma anche San Marino, all’undicesimo posto. L’Italia è nella fascia a rischio “alto“, insieme a Belgio, Grecia, Spagna e Portogallo.

Nei Paesi più esposti il sistema agricolo, quello industriale e urbano consumano in media all’anno oltre l’80% dell’acqua disponibile in superficie e sottoterra, di conseguenza anche piccoli periodi di siccità possono avere conseguenze disastrose.

Il precedente più grave è quello che è avvenuto a Città del Capo, in Sudafrica, l’anno scorso: a causa della siccità, della sovrappopolazione e della gestione inadeguata delle risorse idriche, la città è arrivata a un passo dal cosiddetto “Day Zero”, quando tutta l’acqua disponibile si sarebbe esaurita. Anche San Paolo in Brasile, Chennai in India recentemente hanno dovuto affrontare gravi carenze idriche.

I dati raccolti nello studio mostrano anche che oltre un terzo delle principali aree urbane con oltre tre milioni di persone è sottoposto a stress idrico elevato o estremamente elevato. Tra queste ci sono Nuova DelhiLos Angeles, San DiegoCittà del Messico, Mosca, PechinoMadrid.