Secondo le Nazioni Unite i disastri causati dalla crisi climatica si verificano al ritmo di uno alla settimana, ma la maggior parte attira poca attenzione internazionale e mediatica.
Catastrofi come i cicloni Idai e Kenneth in Mozambico e la siccità che affligge l’India fanno notizia in tutto il mondo. Ma esiste un numero elevato di eventi a impatto inferiore che causano morte, sfollamenti e sofferenze molto più rapidamente del previsto.
Ciò significa che l’adattamento alla crisi climatica non può più essere visto come un problema a lungo termine, ma che ha bisogno di investimenti ora. Le stime pongono il costo delle catastrofi legate al clima a 520 miliardi di dollari all’anno, mentre i costi aggiuntivi per la costruzione di infrastrutture resistenti agli effetti del riscaldamento globale sono solo del 3% circa, ovvero 2,7 miliardi di dollari in totale nei prossimi 20 anni.
La questione dell’adattamento alla crisi climatica ha preso un lontano secondo posto, in parte perché con le opere di mitigazione le persone hanno ottenuto un falso autocompiacimento che non abbiamo bisogno di ridurre le emissioni perché potremmo adattarci agli effetti.
Molti dei disastri a impatto inferiore possono essere prevenuti se le persone riuscissero ad avere avvertimenti precoci di condizioni meteorologiche avverse, infrastrutture migliori come le difese contro le inondazioni o l’accesso all’acqua in caso di siccità, e i governi avessero più consapevolezza delle aree più vulnerabili.
Non si tratta di un problema limitato al mondo in via di sviluppo come hanno dimostrato i recenti incendi boschivi negli Stati Uniti e l’ultima ondata di caldo in Europa. I Paesi ricchi devono anche affrontare una sfida per adattare le loro infrastrutture e i modi di proteggere le persone dai disastri.
Le soluzioni basate sulla natura, come le paludi di mangrovie, le foreste e le zone umide che potrebbero costituire barriere naturali alle inondazioni dovrebbero essere una priorità. Un ulteriore problema è come proteggere le persone negli insediamenti più vulnerabili e senza accesso ai servizi di base.
Anche le normative sugli standard di costruzione devono essere aggiornate ed applicate correttamente.