Un’ondata di caldo come quella che ha colpito la Francia nel mese di giugno, con temperature estreme anche in Spagna, Italia, Svizzera e Germania, diventerà almeno cinque volte più probabile a causa dei cambiamenti climatici, hanno calcolato gli scienziati.
Tali ondate di calore sono anche di circa 4°C più calde di un secolo fa e sono più frequenti e più gravi di quanto previsto dai modelli climatici. Il mese scorso è stato il giugno più caldo dal 1880, sia in Europa che nel Mondo, secondo dati separati rilasciati martedì dal servizio europeo Copernicus sui cambiamenti climatici. In Europa la temperatura era di 3 gradi sopra la media di giugno di un secolo fa, e globalmente era più alta di 1 grado.
In Francia il record è stato superato di oltre 1,5 gradi centigradi il 28 giugno, con 45,9C registrati nei pressi della città di Nîmes. Il caldo torrido ha provocato incendi in Spagna e in Germania. Va ricordato che l’ondata di calore del 2003 ha causato oltre 70.000 morti premature in tutta Europa.
La nuova analisi, effettuata dall’Università di Oxford e dal Royal Netherlands Meteorological Institute, lancia un’ allarme chiaro: anche se rimanessimo all’interno dell’obiettivo di Parigi di 2 gradi di riscaldamento un’ondata di calore come questa sarà la norma a giugno.
L’ultima analisi ha esaminato il più caldo periodo di tre giorni dell’ondata di caldo del mese scorso in Francia, dal 26 al 28 giugno. Gli scienziati hanno utilizzato le temperature medie giornaliere, poiché rappresentano un indicatore migliore degli effetti sulla salute rispetto alle temperature massime o minime. La media tra questi tre giorni e tre notti era di 27,5 gradi centigradi. I ricercatori, molti dei quali si trovavano in una conferenza su eventi estremi e cambiamenti climatici a Tolosa, hanno quindi utilizzato record di temperatura risalenti al 1901 per valutare la probabilità di un’ondata di caldo il mese scorso e in passato. Hanno anche esaminato i modelli di cambiamento climatico per valutare l’impatto del riscaldamento globale.
L’analisi delle sole osservazioni indicava che l’ondata di calore era almeno 10 volte più probabile di un secolo fa e potenzialmente 100 volte. Tuttavia, questi maggiori aumenti di probabilità possono derivare in parte da cambiamenti nell’uso del suolo, dall’umidità del suolo e dall’irrigazione, dalla crescita di città e dall’inquinamento atmosferico, tutti fattori che possono influire sulla temperatura.
Ci sono stati più di 230 studi in tutto il mondo che hanno rilevato che il 95% delle ondate di calore è stato reso più probabile o peggiore dai cambiamenti climatici. Per la siccità, il 65% è stato sicuramente colpito dal cambiamento climatico, mentre il dato relativo alle inondazioni è stato del 57%.