Nel 2018 si sono contati 850 disastri naturali soprattutto alluvioni, inondazioni, frane (46%) e uragani e tempeste (42%). Il conto mondiale e’ stato calcolato in 160 miliardi di dollari.
Questo quanto emerge dal Rapporto annuale sui disastri naturali e ambientali realizzato dal colosso assicurativo Munich Re che mostra come gli eventi meteorologici estremi diventino sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico. In un confronto con gli ultimi 30 anni il 2018 si colloca i tra i dieci anni più disastrosi in termini di perdite complessive, ed è stato il quarto anno più oneroso dal 1980 in termini di perdite assicurate. L’ anno peggiore è stato il 2017 con 340 miliardi di dollari di perdite e un conto pagato dal sistema assicurativo di 138 miliardi di dollari.
Nel 2018, in particolare, gli uragani Michael e Florence nell’Atlantico e i tifoni in Asia, hanno lasciato un segno indelebile.
I Continenti più colpiti dai disastri naturali sono stati l’Asia (43%), il Nord America (20%), l’Europa (14%) e l’Africa (13%). Sono circa 10.400 le persone in tutto il mondo che nel 2018 hanno perso la vita in disastri naturali e il 35% delle vittime è stato causato da alluvioni e inondazioni, soprattutto in Asia e Africa, una percentuale molto superiore alla media del periodo 1980-2017 che era stata del 14%.
In Europa i disastri naturali del 2018 sono stati simili a quelli registrati negli anni 2014, 2015 e 2017, con un totale di 113 eventi con perdite di 16 miliardi di euro e un costo per le assicurazioni di 6 miliardi di dollari.Le perdite maggiori sono state causate dalla siccità che è costata circa 4 miliardi di dollari.
Il Rapporto e’ consultabile su: https://www.munichre.com/topics-online/en/climate-change-and-natural-disasters/natural-disasters/the-natural-disasters-of-2018-in-figures.html