I paesi del Mediterraneo nell’ultimo secolo si sono riscaldati più del resto del mondo: +1,4 gradi contro +1 grado. E le conseguenze sono evidenti ed estreme, come l’aumento delle ondate di calore ed i nubifragi.

Nei prossimi anni, il riscaldamento dell’area del Mediterraneo sarà più alto del 25% di quello globale, in particolare con un riscaldamento estivo maggiore del 40% rispetto alla media. I dati sono frutto di una ricerca internazionale condotta da varie Università dell’area (Marsiglia, Barcellona, Salento, Nicosia, Haifa, Rabat) e pubblicata sulla Nature Climate Change.

In ciascuna delle decadi più recenti, la superficie del Mar Mediterraneo si è riscaldata di circa 0,4 gradi. Negli ultimi due decenni, il livello del mare è salito di circa 3 centimetri per decennio.

Per lo studio un aumento globale della temperatura atmosferica di 2 gradi sarebbe probabilmente accompagnato da una riduzione delle precipitazioni estive di circa il 10-15% nel Sud della Francia, Spagna nordoccidentale e Balcani, e fino al 30% in Turchia e Portogallo.Il riscaldamento nel Mediterraneo è più elevato che nel resto del mondo per una serie di ragioni combinate. La regione infatti si trova in una zona di transizione fra i regimi di circolazione atmosferica delle medie latitudini e della fascia subtropicale. È caratterizzata da una complessa morfologia di catene montuose e forti contrasti terra-mare, una popolazione umana densa e in crescita, e varie pressioni ambientali.