Il Pianeta vedrà molto probabilmente temperature più estreme nei prossimi quattro anni, in quanto il riscaldamento naturale rinforza il cambiamento climatico causato dall’uomo, secondo un nuovo studio pubblicato su Nature Communications.
Le crescenti emissioni di gas serra stanno costantemente aumentando le temperature, ma gli effetti sono diminuiti o amplificati da cicli naturali della Terra. Dal 1998 al 2010, le temperature globali sono state mitigate dal “raffreddamento naturale” (circolazione oceanica e sistemi meteorologici) che ha compensato il riscaldamento globale antropogenico. Ma il Pianeta è ormai entrato nella fase opposta, aumentando quindi gli effetti creati dall’uomo.
Sulla base di questa analisi la spinta verso l’alto delle temperature, statisticamente dovuta alla variazione naturale, nel 2018 risulta raddoppiata rispetto a quella del riscaldamento globale a lungo termine. L’anno prossimo si stima possa raggiungere un valore ancora piu’ alto. La probabilità di eventi estremi aumenterà, ma il modello di previsione è comunque basato su vasta scala globale e non puo’ prevedere quale parte del mondo subirà il riscaldamento o in quale stagione. Ma i dati suggeriscono chiaramente che l’acqua negli oceani si riscalderà più velocemente dell’aria, il che potrebbe aumentare i rischi di inondazioni, uragani, tifoni e cicloni.
I risultati suggeriscono che nei prossimi anni sara’ più probabile assistere ad ondate di calore estremo, seppur il metodo utilizzato è puramente statistico. La tendenza più ampia, tuttavia, e’ chiara e, secondo lo studio, anni come il 2018 saranno la norma in futuro e potrebbero addirittura essere classificati come “freddi” entro la fine del secolo.