Un nuovo rapporto intitolato The Future We Don’t Want – How climate change could impact the world’s greatest cities,  da poco pubblicato da C40 Cities, Global Covenant of Mayors for Climate & Energy, the Urban Climate Change Research Network (UCCRN) e Acclimatise, ha delineato un quadro drammatico per i danni provocati dai cambiamenti climatici entro il 2050 nelle grandi città.

I numeri sono impressionanti: 1 miliardo e 600 milioni di persone che vivono in 970 città in tutto il mondo saranno esposte regolarmente a temperature estreme. Più di 800 milioni di persone che abitano in 570 città costiere subiranno i danni dovuti al rialzo del livello del mare a possibili inondazioni. 650 milioni di persone in oltre 500 città rischieranno di restare senza acqua a causa del climate change. 2 miliardi e mezzo di persone vivranno in oltre 1.600 città dove la fornitura di cibo è minacciata dai cambiamenti climatici. 470 milioni di persone in più di 230 città potrebbero restare senza corrente elettrica come conseguenza del rialzo del livello del mare. 215 milioni di poveri che abitano le periferie urbane di oltre 490 città affronteranno danni sempre più rilevanti causati dai cambiamenti climatici.

È questo lo scenario drammatico che ci aspetta nel il 2050. Se non verranno attuate adeguate politiche per ridurre le emissioni inquinanti.

La ricerca prevede le conseguenze, a parità di condizioni (senza cioè alcuna nuova normativa o politica di riduzione delle emissioni inquinanti), dei cambiamenti climatici nelle grandi città, considerando in particolare gli aspetti della sicurezza alimentare e del sistema energetico.

The future we don’t want