Nei prossimi decenni, le città europee sperimenteranno ondate di calore, siccità e alluvioni più gravi e più frequenti rispetto a oggi a causa del riscaldamento globale. Lo rivela uno studio della Newcastle University sottolineando che i centri urbani potrebbero non riuscire a far fronte agli eventi.
Un recente studio della Newcastle University ha messo in guarda tutta Europa specialmente sulle ondate di calore che in futuro saranno sempre più frequenti e più intense in 571 città, con un triste primato per Roma. A questo si affianchera’ un incremento della siccità, in particolare nell’Europa meridionale, un aumento delle esondazioni dei fiumi, specialmente nelle città dell’Europa nord-occidentale e complessivamente, un peggioramento di tutti gli indicatori di rischio per la maggior parte dei centri urbani.
Le città dell’Europa centrale sperimenteranno l’aumento più elevato della temperatura durante le ondate di calore: tra 2 °C e 7 °C per lo scenario a basso impatto e tra 8 °C e 14 °C per lo scenario ad alto impatto. Il primato, in questo secondo caso, sarà di Vienna e Praga.
Gli autori della ricerca hanno basato la ricerca partendo dall’ipotesi indicata come RCP 8.5 dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite, che prevede che le emissioni aumenteranno per tutto il XXI secolo.
Come visto il cambiamento climatico avrà anche pesanti ripercussioni sulle precipitazioni piovose, con esiti tra loro opposti: siccità e alluvioni. Nello scenario a basso impatto, le condizioni di siccità si intensificheranno solo nelle città dell’Europa meridionale. Entro il 2051-2100, le città della Penisola Iberica meridionale, come Malaga e Almeria, potrebbero sperimentare un numero di giorni di siccità più che doppio rispetto al periodo 1951-2000. Nello scenario ad alto impatto, invece, nella seconda metà del secolo la siccità peggiorerebbe nel 98 per cento delle città europee, e nell’Europa meridionale il numero di eventi di siccità potrebbe aumentare anche di 14 volte rispetto alla media attuale. Le alluvioni sono il rovescio della medaglia: si tratta di eventi dovuti a precipitazioni molto intense in un arco di tempo molto limitato, che determinano l’esondazione dei fiumi, con gravi devastazioni al territorio e alle attività umane. Nello scenario a basso impatto, lo studio prevede che le inondazioni dei fiumi peggioreranno solo nelle città nord-occidentali. Nello scenario a elevato impatto, invece, diverse città europee potrebbero sperimentare un aumento di oltre l’80 per cento dei flussi di picco dei fiumi: tra queste, Santiago de Compostela, in Spagna, Cork e Waterford, in Irlanda, Braga e Barcelos, in Portogallo, e Londonderry, nel Regno Unito. Tra le capitali europee, Dublino, Helsinki, Riga, Vilnius e Zagabria probabilmente subiranno l’aumento più consistente nelle alluvioni.