Uno studio effettuato sulla costa italiana spiega perché le mareggiate stanno diventando più intense e e dannose: Sicilia e Puglia le maggiori Regioni a rischio
Secondo un inedito studio condotto dai geomorfologi dell’Università di Bari ci sono almeno 33 aree esposte a particolare rischio di sommersione perché il gioco contemporaneo delle terre che si muovono e del livello del mare che si solleva può determinare l’inondazione di quelle aree e Sicilia e Puglia sono le regioni italiane maggiormente esposte ad uno Tsunami.
Lo ha annunciato a Taranto Giuseppe Mastronuzzi, geomorfologo dell’Università di Bari, coordinatore del gruppo di ricerca sulla morfodinamica delle coste insieme al presidente nazionale Aigeo Gilberto Pambianchi, presentando a Taranto lo studio sulla fascia costiera italiana realizzato dai geomorfologi.
E’ evidente negli ultimi anni che gli eventi estremi sono sempre più frequenti e in continuo aumento lungo le coste italiane. Tali studi sono provati dai profondi fenomeni di erosione e di inondazione della fascia costiera italiana che si materializzano con l’impatto sempre più frequente di inondazioni eccezionali connessi al cambiamento climatico e la loro manifestazione sempre più concentrata amplifica l’effetto delle mareggiate e quindi lungo la fascia si scarica l’energia del sistema marino e di quello continentale determinando condizioni di alluvionamento e di inondazione, come avvenuto nel recente passato lungo le coste della piana di Taranto e Metaponto, lungo le coste del Gargano, della Liguria e della Messinese in Sicilia”.