Dopo aver lanciato una prima consultazione a febbraio per elaborare il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, il Ministero dell’Ambiente chiama ora cittadini e istituzioni, mondo della ricerca, associazioni e in generale tutti i portatori d’interesse a confrontarsi sul testo del Piano, in vista dell’elaborazione della versione finale del documento.

Il testo analizza gli impatti e le vulnerabilità territoriali, evidenziando aree e settori  maggiormente a rischio. Attraverso un set di indicatori, definisce le macro-regioni climatiche e le cosiddette “aree climatiche omogenee”: le prime vivono e hanno vissuto condizioni climatiche simili, le seconde sono caratterizzate da uguale condizione climatica attuale e da una stessa proiezione climatica di anomalia futura.

Elaborato dal lavoro del Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, il Piano costituisce il quadro aggiornato delle tendenze climatiche in atto a livello nazionale e sugli scenari climatici futuri, individuando possibili azioni di adattamento e relativi strumenti di monitoraggio e valutazione dell’efficacia. Il testo analizza gli impatti e le vulnerabilità territoriali, evidenziando quali aree e settori siano maggiormente a rischio. Attraverso un set di indicatori, definisce le macro-regioni climatiche e le cosiddette “aree climatiche omogenee”: le prime vivono e hanno vissuto condizioni climatiche simili, le seconde sono caratterizzate da uguale condizione climatica attuale e da una stessa proiezione climatica di anomalia futura.

La consultazione resterà aperta fino al 15 ottobre 2017