Le temperature primaverili del 2017, ma soprattutto di aprile, sono state molto alte rispetto alla media a scala globale ma soprattutto in Italia. In base alle statistiche nazionali del Cnr-Isac, il trimestre marzo-maggio è stato il secondo tra i più caldi degli ultimi due secoli, con quasi 2°C in eccesso sulla media, dopo il caso record del 2007, e così anche in città come Parma e Bolzano. A Torino e Modena la stagione si è invece aggiudicata la terza posizione, sempre con il 2007 al vertice.
La seconda metà di maggio ha dato un contributo decisivo, con temperature che hanno raggiunto quasi 35 °C nelle basse pianure lombarde ed emiliane le zone maggiormente in crisi già dallo scorso inverno per problemi di siccità.
Anche il Veneto è tra le regioni più colpite dalla carenza idrica che ha avuto una calo di precipitazioni tra fine 2016 e inizio 2017 in calo del 97% rispetto alla media, mai così basse negli ultimi 20 anni.